Tutte le fasi di trasformazione e produzione dei nostri vini avviene esclusivamente all’interno della nostra cantina la quale, con un’area di circa 200 metri quadrati, dispone di tre zone:
Area pigiatura
Area imbottigliamento
Deposito bottiglie
I tini (in cemento vetrificati internamente, in acciaio inox, e in vetroresina) hanno una capacità totale superiore ai 1000 Hl. Tutte le attrezzature utilizzate in cantina sono state acquistate recentemente e soddisfano le norme igieniche.
Le uve immediatamente dopo la raccolta vengono trasportate nell’area dedicata alla pigiatura, utilizzando il sistema a coclea di cui è dotato il vagone, le uve vengono introdotte nella diraspatrice: sua caratteristica distintiva è la funzione di diraspatura che consiste nell’attività di separazione degli acini dai raspi dell’uva.
Il risultato di questa operazione, in genere, è un vino meno acido e tannico, di conseguenza più armonico,il pigiadiraspato, ovvero il mosto in contatto con le bucce e i vinaccioli viene accumulato nei tini dove inizierà la fermentazione.
Il pigiadiraspato delle uve viene pompato direttamente nei tini dove inizia a fermentare mantenendo il contatto bucce-mosto. Questo contatto, incrementato da rimontaggi programmati, permette l’estrazione del colore.
La fermentazione si svolge a temperatura controllata (27-28°C) e dura 7-8 giorni per i vini rossi, 2-3 giorni per i vini bianchi, durante i quali lo zucchero presente nell’uva si trasforma in alcool. Completato questo processo si attua la svinatura, ovvero la separazione del vino fiore dalle vinacce fermentate. Queste ultime vengono raccolte e inviate a una pressa pneumatica orizzontale dove sono torchiate in modo soffice.
Da questa torchiatura si ottiene il vino torchiato che viene poi ripartito, secondo opportuni tagli, nel vino fiore. Le vinacce esauste vengono utilizzate come fertilizzante nel vigneto.
Di notevole importanza, durante il periodo autunno-invernale, sono i travasi.
Lo scopo dei travasi è duplice: da un lato servono a liberare il vino dai sedimenti fecciosi che, anche dopo la conclusione della fermentazione, continuano a formarsi durante le successive trasformazioni del vino; dall’altro, con la decantazione, rendono il vino limpido. Le sostanze organiche che si depositano sul fondo dei recipienti vanno eliminate perchè possono comunicare al vino odori e sapori cattivi.
In primavera il vino è pronto per essere venduto sfuso in damigiane o taniche.
Segue l’imbottigliamento e l’accatastamento delle bottiglie nel locale dedicato.